La Curva del Cambiamento di Kübler-Ross (5 stages of grief)
Come la 'Curva del Cambiamento' e le 5 Fasi del Lutto di Elisabeth Kübler-Ross aiutano i manager a gestire il cambiamento organizzativo
Scopri come la metodologia innovativa del Learning by Doing migliora il coinvolgimento dei dipendenti e aumenta l'efficacia della formazione.
Sapere come fare, piuttosto che solo sapere, è l’obiettivo principale della formazione dei dipendenti. L’evoluzione rapida dei processi e la mobilità lavorativa di oggi richiedono una formazione continua, accessibile senza vincoli di luogo e tempo.
Nonostante i progressi nelle tecniche e nella digitalizzazione volti a reinventare l’apprendimento, i modelli di formazione spesso restano fermi. I formatori, formati negli ambienti tradizionali delle aule, si affidano ancora a una pedagogia passiva, in cui i discenti assorbono la teoria ma faticano ad applicarla nella pratica. Questo divario lascia i discenti incerti su come tradurre la conoscenza in azione.
Per affrontare questo problema di efficienza, il metodo Learning by Doing sta diventando sempre più prevalente nei programmi di formazione moderni.
“Per le cose che dobbiamo imparare prima di poterle fare, impariamo facendole.”
Dobbiamo questa citazione ad Aristotele, famoso pensatore della pedagogia. Un saggio filosofo che, in tempi antichi, sosteneva ciò che sarebbe diventato, in termini moderni, il Learning by Doing. È una cosa ricevere informazioni ascoltando, ma è tutt’altra metterle in pratica nella vita reale. Learning by Doing è un concetto semplice, che enfatizza la necessità di applicare l’esperienza e le azioni, piuttosto che fare affidamento sulla pura teoria.
Questa idea ha trovato compimento sia nell’era industriale, nei settori automobilistico e aeronautico, sia nei nuovi metodi educativi all’inizio del XX secolo, come ad esempio nel metodo Montessori. Per Maria Montessori, i concetti astratti non vengono assorbiti: “ciò che fa la mano, ricorda la mente”. Un bambino deve integrare nuovi concetti in modo tangibile e reale, toccando, pesando, sperimentando ciò che gli viene insegnato. Ma è stato solo negli anni ’80 che il Learning by Doing è stato implementato nelle strategie aziendali, incoraggiando l’imprenditorialità e l’innovazione, in particolare grazie a economisti come Kenneth Arrow e Robert Lucas.
Negli ultimi anni, il Lean Management ha guadagnato terreno nelle organizzazioni di tutte le dimensioni. Sfruttando le pratiche quotidiane di tutti i dipendenti, mira a ottimizzare i processi intensivi di risorse e a raggiungere prestazioni ottimali.
Quando si ascolta, il cervello umano può mantenere un livello ottimale di attenzione solo per un massimo di 10 minuti. Oltre quel limite, l’attenzione cala, anche se l’argomento è interessante. Leggere, ascoltare… non sono all’altezza del fare.
La pratica, piuttosto che la teoria, evoca due fattori chiave:
Rischio: Fare significa correre un rischio. Il rischio di commettere un errore, naturalmente, ma anche il rischio di fallire e di confrontarsi con i propri limiti intellettuali, spesso sotto la supervisione di un esperto il cui ruolo è correggere la pratica. Sebbene sbagliare sia umano, il cervello umano non ama fallire. Messo in una situazione di fallimento, siamo più capaci di ricordare il nostro errore e correggerlo in seguito.
Emozione: Nel provare e fare, sperimentiamo un’emozione che associamo all’azione. Imbarazzo, gioia, stress, sorpresa… queste emozioni sono efficaci indicatori della creazione di un ricordo associato alla pratica.
Le prove sono evidenti: i nostri tassi di ritenzione rivelano che ricordiamo il 75% di ciò che facciamo, mentre solo un 5% rimane da un ascolto passivo. Questo contrasto netto evidenzia il potere del Learning by Doing nel fissare realmente le conoscenze.
Questo metodo si basa su un principio fondamentale: la ripetizione. Non esistono scorciatoie—la memorizzazione richiede un’esposizione ripetuta. Così come imparavamo poesie da bambini o ripassavamo le battute di una recita, anche l’apprendimento tecnico segue un modello simile. Tuttavia, c’è un vantaggio: diversificare i metodi e i contesti di pratica aumenta la comprensione. Gli esercizi pratici incoraggiano un pensiero flessibile, applicando i concetti attraverso la risoluzione di problemi o l’analisi di casi studio, aiutandoti a coinvolgerti più profondamente con il materiale.
La formazione online digitale è ampiamente apprezzata oggi dai professionisti in una vasta gamma di aziende. Cosa cercano di ottenere attraverso queste formazioni? L’acquisizione di nuove competenze direttamente applicabili nelle loro attività quotidiane, in formati dinamici e a basso costo.
Se prendiamo l’esempio dell’adozione di software, la teoria non sarà di grande aiuto nei processi di apprendimento. La pratica attiva ci consente di adottare le giuste abitudini nel contesto della gestione del cambiamento.
I MOOC (Massive Open Online Courses) offrono una vasta gamma di strumenti e attività educative che favoriscono la sperimentazione e la pratica pratica. Allontanandosi dallo stereotipo della presa di appunti passiva davanti a uno schermo, i MOOC moderni offrono:
Il Learning by Doing ha numerose applicazioni. Eccone alcune per ispirarti:
Il metodo Learning by Doing si integra perfettamente nelle routine quotidiane degli utenti, consentendo loro di accedere a indicazioni specifiche proprio quando necessario per risolvere un problema o rispondere a una domanda. Questo approccio favorisce maggiore autonomia ed efficienza, trasformando i dipendenti in agenti proattivi del cambiamento all’interno dell’azienda.
Incorporare il modello Learning by Doing nella formazione aziendale offre vantaggi significativi. Migliora le competenze pratiche, stimola la creatività e favorisce l’innovazione all’interno del team. Questo approccio, basato sull’impegno attivo e l’esperienza pratica, porta a una maggiore conservazione delle conoscenze e prepara i dipendenti ad affrontare più efficacemente le sfide del mondo reale. Enfatizzare l’apprendimento pratico non solo rafforza le capacità di problem-solving, ma incoraggia anche una crescita continua e un’ottima adattabilità in un ambiente di lavoro in costante evoluzione.
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